(di Anna Ammanniti) Un lungo giro, in compagnia dell’assessore all’ambiente Ugo Germanò, il vice presidente del Consorzio di Bonifica Tarquinio Vannutelli e il tecnico Giuseppe Gesuale per un sopralluogo ai lavori effettuati dal Consorzio in tutta la valle di località Zancati, ossia la zona industriale.  Un’importante messa in sicurezza per l’incolumità pubblica e privata

Durante il sopralluogo alla zona industriale, abbiamo constatato l’importanza del lavoro del Consorzio di Bonifica, il tenere pulito e sgombero da ostacoli i fossi aiuta a prevenire disagi e pericoli di ogni genere. Il fosso Valle Ranieri attraversa tutta località Zancati e quindi la vasta zona industriale, fino ad arrivare al confine con il territorio di Anagni. Essenziale la messa in sicurezza della valle, dove addirittura alcuni fossi sono stati delineati di nuovo e risagomati, perché scomparsi con il passare del tempo.  Attraverso il meticoloso e preciso lavoro dei tecnici del Consorzio si ha il controllo e la sorveglianza totale di tutto il territorio e di tutti i fossi presenti nel territorio di Paliano, ma non solo anche negli altri comuni. Come ha fatto notare l’assessore Germanò il territorio di Paliano è vasto, c’è una zona industriale e un’enorme zona agricola con la vicinanza del fiume Sacco.  Quindi ci sono tutte le problematiche legate alla salvaguardia del territorio, ossia le attività di  bonifica, necessarie da fare per sistemare le cose che negli anni sono state maltrattate.  Ma la cosa importante del lavoro degli operatori del Consorzio di Bonifica è che mantenendo i fossi puliti, si evita di andare a parlare di bonifica, perché il fiume, attraverso il lavoro di manutenzione si mantiene pulito e non viene sommerso da sostanze inquinanti.

Il lavoro degli operatori del Consorzio di Bonifica e di mettere in sicurezza dal punto di vista idraulico per quanto riguarda le condizioni metereologiche e inoltre, in collaborazione con l’amministrazione comunale, il loro lavoro permette al Comune di  controllare se gli scarichi sono in regola o meno. Un buon lavoro del Consorzio salva dal rischio di allagamenti, le industrie, i campi agricoli e le abitazioni. A volte i tecnici durante i lavori di pulizia incontrano delle difficoltà a causa delle opere costruite a filo dei fossi, a volte è difficile se non addirittura impossibile, per questo motivo  arrivare ai fossi.

Il vicepresidente Vannutelli. “Un problema grande che ci porteremo nel futuro, è che il Consorzio ha le maestranze, i mezzi e le conoscenze per poter intervenire in situazioni pericolose. I fossi sono affluenti che costeggiano zone dove c’è l’industria, è importante mantenerli liberi da ostacoli e puliti per evitare allagamenti e quindi assicurare la sicurezza degli operai. Se il fosso non ha il giusto transito delle acque diventa pericoloso e questo fosso in località Zancati, raccoglie tutta l’acqua che scende dell’autostrada. La trinciatura e il fosso mantenuto pulito fanno diventare il rischio praticamente nullo.”

L’importanza dell’attività manutentoria e la difesa del suolo con la prevenzione, sono opere molto importanti per la salvaguardia dalle calamità naturali. Inoltre il Consorzio di Bonifica attraverso una stazione idropluviometrica situata vicino allo stabilimento della Magneti Marelli, ha il controllo sulle piene e sul flusso delle acque del fiume. La stazione ha una tripla funzione, quella di misurare l’intensità della pioggia, di misurare il livello di guardia del corso di acqua, in caso del superamento dei livelli critici, manda un messaggio di allarme ai telefoni collegati dei tecnici del Consorzio di Bonifica.  La terza funzione, in cui i dati vengono inseriti in un database che permettono nel futuro di avere a disposizione una serie di dati per stilare un modello previsionale di piena. Quindi non si ha più un calcolo ipotetico, ma un serio calcolo idraulico sull’andamento delle piene.

Anna Ammanniti